West Nile, Chikungunya, Dengue: la mappa dei casi autoctoni in Italia ed Europa.
Come ogni anno arriva il momento di fare i conti con le zanzare: gli insetti più pericolosi per gli umani in assoluto. Si stima che nel mondo le zanzare siano responsabili di oltre 750 mila decessi. Gli arbovirus trasmessi dalle punture delle zanzare infette possono incidere sulla nostra salute e, se siamo donatori, su quella dei riceventi trasfusi. Ai nomi dei virus che le zanzare possono trasmettere siamo ormai abituati: il West Nile Virus , la Chikungunya e il virus della febbre Dengue. Ciò che muta ogni estate è la prevalenza di un virus sull’altro, o di una zona sull’altra: i casi autoctoni (ovvero i casi delle persone che vengono punte nel territorio europeo, e non di quelle che rientrano da un viaggio ammalate) sono monitorati dal Sistema Regionale Sangue, mentre i Servizi Veterinari delle varie province eseguono verifiche sulla fauna aviaria e sulle zanzare, per intercettare tempestivamente la presenza dei virus.
Il test NAT per i donatori
Il TEST NAT si esegue con un piccolo prelievo in aggiunta agli altri esami per la validazione di ogni sacca donata. In questo modo si può isolare l’unità prelevata infetta senza necessità di sospendere temporaneamente. Il test NAT al momento si esegue soltanto per West Nile Virus e Dengue, per la Chikungunya si applica la sospensione di 28 giorni di chi ha soggiornato in uno dei Paesi indicati nella mappa. Per il West Nile il test NAT si esegue anche per i donatori che rientrano da Usa e Canada.
Per ogni dubbio sui viaggi eseguiti è possibile sentire il proprio centro prelievo prima di prenotare la donazione in modo da essere certi di non incorrere in un periodo di sospensione.
Chi volesse soggiornare in una delle zone interessate (vedi mappa aggiornata in tempo reale) e ha già trascorso il periodo obbligatorio di riposo tra le donazioni, può eventualmente anticipare l’appuntamento per donare prima di partire.
Cliccare qui per un approfondimento sulle diverse specie di zanzare con una scheda dei sintomi per ogni virus trasmesso. Ricordiamo che la zanzara è l’animale più pericoloso per gli esseri umani. Nel mondo ogni anno sono tra i 500.000 e i 700.000 i decessi dovuti ai virus e parassiti trasmessi dalle zanzare
EUROPA (Cikungunya) Sospensione di 28 giorni
- Dipartimenti Hérault e Var, FRANCIA
- Dipartimenti del Gard, della Drôme, delle Bocche del Rodano e della Corsica del sud, FRANCIA
ITALIA (West Nile) Test NAT
- Venezia e provincia
- Oristano e provincia
- Modena e provincia
- Torino e provincia
- Piacenza e provincia
- Parma e provincia
- Rovigo e provincia
- Lodi e provincia
- Pavia e provincia
ITALIA (Dengue) Test NAT
EUROPA (West Nile) Test NAT
EUROPA (Dengue) Test NAT
Oltre ad alcuni sintomi comuni – come mal di testa, febbre e spossatezza – ogni malattia trasmessa dalle punture di zanzara ha delle peculiarità, che indichiamo qui di seguito.
West Nile Virus (Febbre Gialla del Nilo occidentale)
Perché ci pungono?
Sono solo le zanzare femmine a pungere perché il sangue è ricco di proteine, necessarie allo sviluppo delle uova. I maschi, invece, preferiscono cibarsi del nettare dei fiori. La saliva delle zanzare contiene un anticoagulante che permette loro di succhiare sangue più facilmente e induce una risposta allergica da parte del nostro sistema immunitario, causando prurito e dolore. In alcune specie di zanzara la saliva è così tossica e infettiva da veicolare diverse malattie. Le specie più pericolose:
Zanzara anofele (anopheles spp)
Più comunemente conosciuta come la zanzara della malaria, ne rappresenta il principale vettore di trasmissione. La malaria è una parassitosi che colpisce maggiormente i paesi dell’Africa settentrionale e le isole dell’Oceano Indiano e Pacifico. In Italia questa specie è abbastanza rara, poiché preferisce le zone paludose o le risaie. Caratteristica è la presenza di segni chiari e scuri sulle ali. Punge soprattutto di notte, sia in ambienti chiusi che aperti. Con una sola assunzione di sangue, la femmina può deporre fino a 150 uova.
Zanzara tigre egiziana (aedes aegypty)
Molto diffusa nelle zone tropicali e da qualche anno presente anche in Italia. Predilige il clima mediterraneo e si aggira nei pressi di abitazioni o luoghi visitati dall’uomo, ciò la rende molto pericolosa. È scura e si riconosce dalle macchie bianche sulle zampe e dalle fasce bianche sul torace. Veicola diverse malattie come la Dengue, la Febbre Gialla, Chikungunya e Zika virus.
Zanzara tigre (aedes albopictus)
Originaria delle zone asiatiche, si è diffusa in Italia a partire dagli anni ‘90, presumibilmente trasportata per nave in copertoni usati. Molto diffusa nel Lazio, in Liguria, Lombardia, Toscana e Veneto. Ha un corpo nero con strisce bianche diffuse su addome, zampe, dorso e capo (caratteristica che le ha permesso l’attribuzione del nome). Può raggiungere una lunghezza di 10mm, vola a basse altezze e punge a qualsiasi ora, eccetto quelle di forte insolazione. È particolarmente aggressiva e predilige il sangue delle persone. È la principale responsabile della trasmissione del virus Chikungunya e del parassita della Filariosi.
Zanzara coreana (aedes koreicius)
Originaria dell’Asia, si è diffusa anche in Italia probabilmente con il trasporto di piante tropicali. Simile alla zanzara tigre, ma senza alcuna striscia bianca sul torace. Le sue vittime sono animali ed esseri umani. E’ una delle zanzare più pericolose, in quanto veicola il virus parassita della filariosi a cani e gatti e il virus dell’encefalite giapponese alle persone.
Zanzara comune (culex pipiens)
La più diffusa in Europa, vive e si riproduce in presenza di acqua stagnante. Di colore chiaro, ha ali estese e bordate di squame. Punge soprattutto all’imbrunire e di notte, spesso sverna all’interno delle abitazioni. È la principale responsabile del virus della West Nile Fever (WNF) in Europa e dell’encefalite giapponese
Zanzara comune (culex tarsalis)
Diffusa negli Stati Uniti del sud, predilige le regioni semi aride. Ha un colore chiaro e presenta delle strisce sulle zampe. Si nutre principalmente del sangue di uccelli domestici e selvaggi, come anche di quello di cavalli, bovini e dell’uomo. Questa specie è una dei vettori principali del virus dell’encefalite di St. Louis e dell’encefalite equina dell’Ovest.
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