Avis è un’associazione senza fini di lucro che persegue un interesse pubblico: garantire un’adeguata disponibilità di sangue e plasma a tutti i pazienti che ne hanno bisogno. Fonda la sua attività sui principi di democrazia, libera partecipazione sociale e sul volontariato come elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana. I donatori di sangue e plasma sono volontari, anonimi e non remunerati.
È socio dell’AVIS chi dona periodicamente il proprio sangue e plasma, chi per ragioni di età o di salute ha cessato la donazione ma partecipa con continuità alla attività associativa ed infine chi, pur non effettuando donazioni, esplica con continuità attività di volontariato nell’associazione.
Avis Regionale Emilia-Romagna nasce nel 1968
grazie alle otto sezioni provinciali già presenti nella regione
Le sue attività sono di coordinamento delle strutture associative del territorio e partecipazione a tutte le attività del Sistema Sangue Regionale; collaborazione con la Regione per la programmazione del Piano Sangue pluriennale gestito dal Centro regionale Sangue; promozione di numerose attività sul territorio per far crescere la cultura del dono anche nel mondo della scuola, dello sport, delle comunità di nuovi cittadini.
Consulta l’organigramma di Avis Emilia-Romagna
Priorità di Avis Emilia-Romagna, attraverso le proprie attività e al lavoro delle aree tematiche, sono la promozione di corretti stili di vita, della sessualità responsabile e consapevole, dell’alimentazione equilibrata, della pratica dello sport, della solidarietà intergenerazionale, della lotta al bullismo e alle varie forme di discriminazione.
La sede regionale è a Bologna. Le altre sedi sono nelle 9 Province (Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini) e in 313 Comuni. Queste gestiscono la chiamata dei donatori e la raccolta del sangue tutta autonomamente o in collaborazione con la struttura pubblica.
L’Avis viene fondata nel 1927 a Milano dal medico Vittorio Formentano, il quale lancia un appello sul Corriere della Sera per costituire un gruppo di volontari per la donazione di sangue. Nel 1929 viene approvato il primo Statuto con un numero dei volontari pari a 75. Da Milano parte un’opera di proselitismo che si allarga poi a tutta la penisola. Nel 1950 l’Avis viene riconosciuta giuridicamente con la legge 49 dello Stato Italiano.