Cos'è la Chikungunya, malattia virale provocata dal virus CHIKV e trasmessa all'uomo da zanzare infette

di Fabrizio Di Paola

Cosa comporta la Chikungunya per chi dona:

La malattia non prevede contagio interumano né per via respiratoria, né attraverso lo scambio di liquidi biologici, infatti, la sua trasmissione si verifica esclusivamente attraverso la puntura di zanzare infette.

I donatori che presentano i sintomi tipici del contagio o che rientrano in Italia dopo aver soggiornato in un’area in cui sono stati riscontrati casi autoctoni di infezione, dovranno autosospendersi e attendere 28 giorni prima di poter effettuare una nuova donazione  Per ogni dubbio o domanda è possibile rivolgersi alla propria sede Avis di riferimento.

Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità è possibile monitorare gli ultimi aggiornamenti relativi ai casi di arbovirosi riscontrati in Italia.

La Chikungunya è una malattia infettiva di origine virale causata dal virus CHIKV, un alphavirus appartenente alla famiglia delle togaviridae. Il suo nome deriva dalla lingua swahili e significa letteralmente “ciò che curva”, “contorce”. L’infezione è trasmessa all’uomo da zanzare infette, nello specifico esemplari femmina del genere Aedes ed è stata osservata per la prima volta in Tanzania nel 1952. Attualmente è diffusa in oltre 60 paesi tra Asia, Africa, Europa e Americhe, mentre in Italia i principali focolai , causati dall’attività incessante della zanzara aedes albopictus, si sono osservati nel 2007 e nel 2017.

La Chikungunya presenta un periodo di incubazione che varia da 3 a 7 giorni ma può arrivare a un massimo di 12. I sintomi solitamente sono lievi, tendono a regredire spontaneamente, si manifestano in modo improvviso e in determinati casi possono comprendere dolori molto forti e spesso debilitanti. I principali sono:

  • febbre;
  • dolori muscolari;
  • forti dolori alle articolazioni;
  • rash cutaneo;
  • mal di testa;
  • affaticamento.

Raramente sono state segnalate complicanze a livello oculare, neurologico, cardiaco e gastrointestinale ma il contagio di soggetti in età avanzata può risultare fatale.

L’avvenuta infezione si verifica ricercando il virus stesso o specifici anticorpi in campioni di sangue prelevati dal soggetto a rischio, come indicato dal Piano Nazionale delle Arbovirosi (PNA).

Attualmente, non esistono trattamenti antivirali specifici per contrastare la malattia, né vaccini autorizzati in Europa per prevenirla. Le cure impiegate si concentrano nell’alleviare i sintomi e i dolori presenti nel paziente.

Per questo, la prevenzione del contagio resta la migliore strategia di difesa da attuare. È necessario quindi:

  • evitare di entrare a contatto con le zanzare che provvedono alla diffusione del virus;
  • utilizzare repellenti in grado di tenere lontano gli insetti;
  • indossare vestiti in grado di difendere dalle punture;
  • installare zanzariere e tende;
  • eliminare i ristagni d’acqua presenti in prossimità delle zone abitate;
  • effettuare periodicamente campagne di disinfestazione mirata.
Zanzara Tigre egiziana
  • Aedes Aegypti:

Conosciuta come la “zanzara tigre egiziana”, è il principale vettore degli agenti virali  che causano la Dengue, la Chikungunya, la Febbre gialla, la malattia Zika e altre malattie.

Zanzara Tigre
  • Aedes Albopictus:
Conosciuta come la “zanzara tigre comune”, è in grado di trasmettere nematodi e virus responsabili di malattie come la Febbre gialla, l’encefalite di St. Louis, la Dengue, la Chikungunya e la malattia Zika.

Validazione scientifica a cura del Dott. Marco Libanore

Direttore U.O.C Malattie Infettive

Azienda Ospedaliera – Universitaria Ferrara

(Non ha mai collaborato con aziende farmaceutiche né in Italia né all’estero).

Dott. Marco Libanore