Limiti di età, alcune patologie, stili di vita scorretti, aver soggiornato in paesi  a rischio, possono portare il medico a sospendere definitivamente la donatrice o il donatore. La sospensione serve a garantire la salute del donatore e dei riceventi. Ma riguarda la donazione, non il donatore…

di Alberto Militello

Sia ben chiaro: la sospensione riguarda solo la donazione. Ciò non vuol dire che Avis possa fare a meno di te o voglia “metterti da parte”. C’è una cosa altrettanto preziosa che si può donare, il proprio tempo. Avis ha sempre bisogno di volontari per funzionare, per promuovere la cultura del dono e gli stili di vita responsabili, per coinvolgere nuovi donatori. Ecco elencate le principali cause di sospensione definitiva. Per maggiori dettagli, scarica il decreto completo.
  • Alcolismo cronico
  • Assunzione di sostanze farmacologiche o principi attivi, comprese sostanze stupefacenti, steroidi od ormoni a scopo di attività sportive
  • Comportamento sessuale, quando abituale e reiterato in situazioni di promiscuità, occasionalità, con scambio di denaro o droga o con partner affetto da malattie infettive quali virus dell’HIV o epatite
  • Malattie autoimmuni, come tiroidite di Hashimoto, sclerosi multipla e diabete mellito di tipo 1
  • Malattie infettive, come epatite B, epatite C, infezione da HIV, Infezione da HTLV I/II, Malattia di Chagas o Tripanosomiasi americana
  • Malattie cardiovascolari, possono essere accettati soggetti con anomalie congenite completamente guarite o corrette
  • Ipertensione arteriosa, possono essere accettati soggetti ipertesi in trattamento farmacologico previa valutazione clinica complessiva
  • Epilessia, possono essere accettati soggetti con pregresse convulsioni febbrili infantili o forme di epilessia per le quali sono trascorsi 3 anni dalla cessazione della terapia anti-convulsivante senza ricadute
  • Diabete, possono essere accettati solo soggetti con diabete compensato che non richieda trattamento con insulina
  • Neoplasie, possono essere accettati donatori con storia di carcinoma basocellulare o carcinoma in situ della cervice uterina dopo la rimozione della neoplasia
  • Malattie organiche del sistema nervoso centrale
  • Encefalopatia spongiforme (TSE), Malattia di Creutzfeld – Jakob, variante della Malattia di Creutzfeldt-Jakob
  • Trapianto di organo solido o di CSE (Cellule Staminali Emopoietiche)
  • Diatesi emorragiche, coagulopatie, sono esclusi i soggetti con tendenza anomala all’emorragia, o con diagnosi di coagulopatia su base congenita o acquisita
  • Affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o respiratorie
  • Anafilassi (grave reazione allergica), sono esclusi dalla donazione i soggetti con una documentata storia di anafilassi
  • Xenotrapianti, il trapianto eseguito con l’utilizzo di organi prelevati a esseri viventi di una specie diversa da quella del ricevente
Fonte: DECRETO 2 novembre 2015  Istituto superiore di sanità 

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