di Roberta Butera

Quest’anno Admo, Associazione Donatori Midollo Osseo dell’Emilia-Romagna, si è data un grande obiettivo: l’acquisto di un estrattore automatico di DNA, il primo in Italia, da donare al Policlinico S. Orsola-Malpighi.

Ma cos’è e a cosa serve l’estrattore automatico di DNA? Attualmente il Laboratorio di Immunogenetica del Policlinico S.Orsola-Malpighi gestisce, con un programma informatico, i campioni biologici. Tuttavia si tratta di una gestione ancora manuale e l’accuratezza di ogni fase tecnica è vincolata a controlli umani.

Con l’estrattore automatico di DNA sarà invece disponibile una piattaforma che prevede un’automazione completa del sistema di estrazione e delle varie fasi di utilizzo del DNA, con sistemi di controllo mediante codici a barre. Ciò garantirà una migliore gestione del risultato sia in termini di sicurezza e un risparmio economico.

Si tratta di un macchinario costoso e per raggiungere questo obiettivo serve l’aiuto di tutti. Per contribuire alla raccolta fondi è possibile acquistare in molte piazze della regione le uova di Pasqua e le colombe Admo. Per maggiori informazioni www.admoemiliaromagna.it/progetti, tel. 059 422 44 13  oppure 059 442 26 84.

I donatori e le donatrici di sangue e plasma che desiderassero diventare donatori di midollo possono tipizzarsi nei centri raccolta Avis grazie a una convenzione recentemente siglata con Admo. Per saperne di più basta contattare la propria Avis di riferimento. O leggere qui:


Avis, e Admo
, associazione nata nel 1991 per sensibilizzare alla donazione di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche (ovvero quelle che danno origine a tutte le cellule del sangue) si impegnano a lavorare fianco a fianco per far crescere la speranza di cura per tanti pazienti affetti da patologie del sangue. E’ stato infatti siglato il 12 marzo scorso, come anticipato dalla nostra rivista online, il protocollo che sancisce una collaborazione tra le due associazioni sul territorio regionale nella sensibilizzazione della popolazione alla cultura del dono e, nello specifico, alla donazione di sangue, di midollo osseo e di cellule staminali emopoietiche da sangue periferico. Collaborazione che di fatto è già in essere ma con questo accordo Avis vuole concretamente dare la possibilità ai donatori di sostenere direttamente nei propri centri il semplice prelievo per la tipizzazione e di essere informati sull’importanza della donazione di midollo e di piastrine.

“I centri prelievo di sangue diventeranno anche punti di prelievo per la tipizzazione, ovvero la mappatura cromosomica per ciascun aspirante donatore di midollo.” ha dichiarato Rita Malavolta, Presidente di Admo Emilia-Romagna: “Da questa sinergia ci aspettiamo un aumento di donatori e, conseguentemente, l’aumento della possibilità di trasfusione o di trapianto di midollo per molti pazienti affetti da patologie oncoematologiche. Questo accordo sarà importante anche per far conoscere i problemi legati al reperimento di un donatore di midollo. Non tutti sanno che la compatibilità con il ricevente deve essere talmente elevata che il registro dei donatori è condiviso a livello regionale, europeo e internazionale. Basti pensare che l’ultima sacca di midollo osseo partita dall’Emilia-Romagna è andata in Australia giusto due settimane fa: il donatore e il ricevente sono fratelli di sangue nel vero senso della parola. Le possibilità di trovare un donatore ideale sono così basse che è necessario ampliare il più possibile la rosa dei candidati. L’idea è interessante e affascinante insieme, perché il donatore e il ricevente sono praticamente fatti l’uno per l’altro.”

Questo accordo assume una particolare importanza alla luce delle sempre maggiori pressioni del centro privato tedesco DKMS (Deutsche Knochemarkspernderdatei) che ha avviato una campagna di reclutamento donatori di cellule staminali emopoietiche senza preventiva informazione e coinvolgimento degli organismi istituzionali competenti e dei registri nazionali. Questa attività desta molta preoccupazione perché mina il sistema nazionale della donazione e del trapianto di cellule staminali emopoietiche attraverso la sottrazione di potenziali donatori al Registro italiano. La diffusione di questi centri potrebbe mettere in discussione il sistema anonimo, volontario e non retribuito che è alla base dell’etica della donazione, non solo nel nostro Paese. Caratteristiche indispensabili per garantire, oggi e in futuro, che la donazione resti un gesto civico e una reale speranza di cura per molti malati senza cedere alla logica di interessi economici di qualunque natura.

Andrea Tieghi, Presidente di Avis Emilia-Romagna, ha commentato così la firma del protocollo: “Siamo particolarmente soddisfatti di aiutare un’associazione così importante e contribuire a far crescere i potenziali donatori. E’ la cultura della donazione che esce dai confini nazionali, perché trovare un donatore di midollo compatibile per ogni malato non é cosa semplice. Per noi significa tenere le sedi aperte e creare sinergia, offrire informazione e far crescere la disponibilità di questa preziosa risorsa. Abbiamo la disponibilità di tutto ciò che occorre per il prelievo per la tipizzazione nei nostri punti di raccolta; le Avis sono, direi, naturalmente indicate per questo tipo di attività. Il successo del protocollo è affidato alle gambe dei nostri centri in tutto il territorio, e l’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di raddoppiare gli iscritti al registro dei donatori di midollo osseo nei prossimi 5 anni.”

La patologia tumorale (leucemie, linfomi e tumori solidi) colpisce 1 bambino ogni 650 entro i 15 anni di età. Ogni anno in Italia si ammalano di malattie come leucemie e linfomi circa 1700 bambini. Per molti di questi l’unica speranza di guarigione è rappresentata dal trapianto di Midollo Osseo e cellule staminali emopoietiche. All’Emilia-Romagna va il merito di essere la seconda regione in Italia per numero di donatori (40.591) e per impegno nella lotta alle patologie oncoematologiche. L’esame di tipizzazione è molto semplice, consiste in un normale prelievo di sangue e non occorre essere a digiuno per eseguirlo.