L’Emilia-Romagna da diversi anni, in occasione della stagione estiva, esegue su tutte le unità raccolte un test Nat per individuare eventuale presenza di West Nile Virus, e da quest’anno il test ricerca anche Chikungunya e Dengue.
Sicurezza garantita per i riceventi e strumento di prevenzione per i donatori: con il test Nat per i donatori che avessero soggiornato anche solo una notte in località italiane o europee in cui si sono verificati casi autoctoni, in tutta la regione è garantita la continuità della raccolta.
Per questa ragione è priva di fondamento la notizia circolata su alcuni social e organi di stampa della sospensione delle donazioni di sangue e plasma. Alcune regioni applicano 28 giorni di sospensione per i donatori ma non l’Emilia-Romagna dove ogni donazione viene appunto validata attraverso lo specifico test.
Il NAT, ovvero Nucleic Acid Test, è un insieme di tecniche di biologia molecolare con le quali è possibile moltiplicare (amplificare) frammenti anche estremamente piccoli di materiale genetico (DNA o RNA) in modo tale da poterlo identificare e quantificare. È un esame estremamente preciso ed è utile per scoprire la presenza nel sangue del virus ricercati (sia quelli trasmessi dalle zanzare ma anche quelli dell’epatite C o dell’HIV) anche prima della comparsa dei relativi anticorpi.
Questa la mappa aggiornata in tempo reale delle aree in cui si sono verificati casi autoctoni (ovvero locali, non importati dal rientro da un viaggio extra Ue):
Roberto Pasini, presidente di Avis Emilia-Romagna, spiega:
“In tutta l’Emilia-Romagna” come in tutte le province italiane colpite da casi autoctoni, su ogni prelievo si esegue il Test Nat, dunque voglio invitare le donatrici e i donatori della nostra regione a non rimandare l’appuntamento anche se hanno soggiornato o risiedono in province interessate da casi autoctoni di West Nile, Dengue o Chikungunya. Non solo il test offre una garanzia di sicurezza per i riceventi, ma rappresenta un ottimo strumento di prevenzione per i donatori, che potrebbero essere portatori di virus senza sintomi. Andate a donare con la consueta fiducia, soprattutto perché l’estate come è noto rappresenta un momento delicato per il fisiologico calo delle donazioni. I malati non vanno in vacanza ed è necessario, per il bene di tutti, disporre di scorte sufficienti per non dover rimandare interventi programmati.”
Rino Biguzzi, Direttore del Centro Regionale Sangue conferma che la sicurezza trasfusionale è garantita attraverso un sistema collaudato da almeno 15 anni:
“Il risultato negativo del test Nat su ogni sacca prelevata è condizione indispensabile per poter validate l’unità raccolta e per il suo utilizzo clinico, a tutela dei pazienti più fragili per i quali l’infezione può essere letale. Infatti la presenza di febbre o altri sintomi è di per sé già un motivo di non idoneità alla donazione, mentre l’esecuzione del test in donatori in buona salute evita la trasmissione del virus col sangue o emocomponente donato proveniente da donatori completamente asintomatici. Nell’anno 2024 sono state testate nella nostra regione 116.649 donazioni delle quali 24 sono risultate reattive in donatori asintomatici.”
[…] Notizia di Avis Emilia-Romagna con dichiarazioni di Roberto Pasini, presidente di Avis Emilia-Romagn… […]