La paura dell'ago non è un ostacolo insuperabile: ecco alcuni consigli per affrontarla al meglio!
A volte basta sentire la parola “ago” per provare un brivido lungo la schiena. Si tratta di una reazione naturale dovuta alla sensazione di vulnerabilità che una puntura o un prelievo può causare. Questa sensazione è molto più diffusa di quanto si possa pensare, ma con i giusti accorgimenti è possibile superare l’ostacolo.
Di cosa si tratta?
Anche detta belonefobia, si tratta di una condizione molto diffusa che comporta un timore intenso e irrazionale degli aghi, delle iniezioni o di strumenti appuntiti e può provocare ansia, tachicardia, sudorazione o persino svenimento alla sola vista di un ago o al pensiero di un prelievo. In alcuni casi la belonefobia può essere accompagnata anche dall’emofobia, ossia la paura del sangue, la quale tende a manifestarsi con sintomi come ansia, sudorazione, tremori, battito accelerato o, nei casi più intensi, sensazione di svenimento.
È noto che, anche senza aver mai avuto esperienze negative, un numero significativo di persone provi un certo grado di disagio di fronte agli aghi o ai prelievi; scopriamo cosa può essere utile fare per superare o alleviare questo timore.
Alcuni consigli per combattere la belonefobia:
Nella maggior parte dei casi, con un po’ di preparazione e il giusto supporto, il timore degli aghi può essere gestito con tranquillità. Infatti, molte donatrici e molti donatori raccontano di essere stati agitati nei giorni precedenti la donazione, per poi stupirsi di quanto l’esperienza fosse semplice e indolore.
Il primo passo per vivere al meglio l’esperienza della donazione è parlare apertamente con il personale del centro di raccolta. Questo perché ogni donazione è seguita da medici e infermieri qualificati, in grado di garantire sicurezza, attenzione e rispetto per ogni esigenza. L’obiettivo è far sì che la donazione sia sempre un momento sereno, da vivere con gioia e fiducia.
Per prepararsi al meglio alla donazione può risultare utile inoltre:
- bere acqua a sufficienza, avendo cura di restare idratati;
- fare un pasto leggero ma completo, in modo da non affaticare l’organismo;
- dormire bene, così da arrivare perfettamente riposati;
- comunicare eventuali precedenti episodi di svenimento o forte ansia.
Questi aspetti, apparentemente minori, possono aiutare a vivere la donazione con tranquillità e a ridurre la sensazione di agitazione. Se hai domande, dubbi o curiosità, puoi scriverle alla nostra pagina “Il medico risponde”.
E se la paura è più forte?
Per alcuni però, il solo pensiero dell’ago può generare un’ansia estrema e difficile da controllare. In questi casi non bisogna forzarsi, esistono moltissimi modi per donare ed essere utile alla comunità.
Invece, coloro che desiderano lavorare in modo specifico sulla propria paura, possono farlo con l’aiuto di psicologi e psicoterapeuti, professionisti in grado di proporre tecniche di rilassamento, esposizione graduale o terapia cognitivo-comportamentale, ossia strumenti utili a combattere questo genere di fobie.
Raccontaci la tua esperienza
Se anche tu hai vinto la paura dell’ago, o se stai cercando il coraggio di farlo, condividi la tua storia con noi. Raccontarla può essere d’aiuto ad altre persone che si trovano nella stessa situazione. Scrivici a stampa.emiliaromagna@avis.it.
Per altri dubbi o curiosità sulla donazione di sangue, plasma o su altre tipologie di donazione, visita le nostre pagine dedicate:
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