di Federica Furlanis

Il 20 e il 29 maggio di due anni fa l’Emilia veniva colpita dal sisma. Per ricordare l’impegno di chi, in quei giorni, si è dedicato in prima persona alla gestione dell’emergenza nelle aree più colpite, e sulla scia di una consolidata tradizione di collaborazione tra i gruppi Avis della nostra regione e la Protezione Civile, lo scorso 23 aprile i nostri ragazzi del Servizio Civile hanno partecipato a un corso di formazione al Centro Provinciale di Protezione Civile di Modena, a Marzaglia. Una giornata che si è inserita nello spirito che anima il Servizio Civile Nazionale, che vede quest’anno più di 14mila giovani, dai 18 ai 28 anni, impegnati nella condivisione dei valori comuni e fondanti del nostro ordinamento democratico, tra i quali occupa un posto speciale la solidarietà.

Uno dei pilastri su cui poggia la Protezione Civile è mettere in pratica azioni che partono da lontano e non sono basate solo sulle emergenze: costante è il monitoraggio, grazie a una struttura capillare che parte dai comuni, il primo e più ravvicinato occhio vigile sul territorio. Attività di previsione e prevenzione che viene effettuata grazie all’utilizzo di sistemi di rilevazione costante, il cui obiettivo è di tenere sotto controllo e/o essere in grado di intervenire con il maggior anticipo possibile, limitando i danni che possono essere causati da eventi naturali (come, ad esempio, alluvioni, terremoti, eruzioni vulcaniche) e antropici (attentati terroristici e rischi nucleari, solo per citarne alcuni).

Un sistema complesso e articolato che si basa sul fare sistema con i volontari, che svolgono un ruolo fondamentale di supporto nelle attività della Protezione Civile e, proprio per questo motivo, devono essere innanzitutto formati e in grado di essere autosufficienti (per le prime 48 ore) in caso di intervento in una situazione di emergenza.

La giornata dei ragazzi del Servizio Civile a Marzaglia è stata dunque scandita sia da momenti di formazione frontale, che hanno approfondito il ruolo della Protezione Civile in Italia e, in particolare, gli interventi a tutela dei beni storici e culturali in caso di calamità, sia da attività pratiche, come montare le tende e riempire e trasportare i sacchi di sabbia: l’Abc in caso di intervento sul territorio.

Una giornata all’insegna dell’impegno, dell’aiuto dell’altro, in una parola della solidarietà: tutti concetti con i quali i nostri giovani si confrontano quotidianamente prestando servizio nelle Avis, ma che hanno avuto così modo di declinare su un fronte diverso. Tutto questo per non dimenticare gli avvenimenti della nostra storia più recente ma, soprattutto, per guardare avanti con occhi diversi, più attenti e consapevoli.

Gallery con le foto di Silvia Amadori https://www.facebook.com/media/set/?set=a.875041759192269.1073741840.226700724026379&type=1