La situazione della lavorazione del plasma nel nostro Paese è destinata a subire in breve tempo profondi cambiamenti. La conferenza Stato-Regioni ha sbloccato recentemente i quattro decreti che riguardano il plasma nazionale, le attività di import-export, le nuove gare di assegnazione per la lavorazione del plasma italiano da parte delle Regioni, l’iscrizione delle aziende produttrici in un apposito elenco e lo schema tipo di convenzione fra Regioni e Aziende per la lavorazione del plasma. In Italia ci troviamo oggi in una posizione di sostanziale monopolio con un’unica azienda autorizzata, in conto lavorazione, a trattare il plasma che poi viene restituito sotto forma di farmaci alle Regioni che hanno aderito all’accordo sui prodotti plasmaderivati. Se intervenire sull’attuale sistema significa dare il via alla liberalizzazione delle aziende che lavorano il plasma è necessario vigilare sulle possibili conseguenze. Non va mai dimenticato che il plasma, esattamente come il sangue intero, è un prodotto del corpo umano e come tale non dovrebbe essere né venduto né acquistato.

Andrea Tieghi
Presidente di Avis Emilia-Romagna