Promuovere la solidarietà è una delle strategie di AVIS: dall’educazione alle scuole medie fino al Servizio civile alla fine del percorso scolastico. Secondo un’indagine presentata al Miur, oltre il 66% degli studenti delle scuole medie ritiene la donazione di sangue un gesto di alto valore per aiutare il prossimo e solo il 6% si dichiara non interessato.
Lo rivela indagine che ha coinvolto 2.100 studenti di scuola media di tutta Italia curata AVIS Nazionale e dalla Società Italiana di Pediatria, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza e l’Associazione Laboratorio Adolescenza, realizzato per comprendere in che modo i giovani si relazionano con il dono e mettere in atto strategie di sensibilizzazione efficaci.
Per il presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni i dati presentati permettono di definire meglio gli spazi di intervento per aumentare il coinvolgimento giovanile. AVIS infatti promuove la donazione periodica non solo come atto concreto per rispondere a un bisogno di salute, ma anche come un percorso culturale e un’educazione a uno stile di vita sano.
“I risultati della ricerca, collegati alla nostra indagine ‘Abitudini e stili di vita degli adolescenti’, sono confortanti perché dimostrano che la cultura solidale è una realtà ben radicata tra i giovanissimi. – afferma Giovanni Corsello, presidente della Società italiana pediatria – Al tempo stesso dimostrano che è necessario rafforzare la corretta informazione riguardo alle caratteristiche della donazione, alla conoscenza del proprio gruppo sanguigno e soprattutto al valore etico della donazione quale unico strumento possibile per salvare vite umane, non sostituibile dai farmaci. Per fare ciò è necessario creare una sinergia tra pediatri, scuola, associazionismo: l’investimento sugli adolescenti è strategico anche se non possono essere donatori prima della maggiore età. Nell’età evolutiva infatti si determina una sorta di imprinting nel proprio modo di comprendere il mondo e rapportarsi con gli altri che non cambia da adulti”.
Come ricorda Saturni in chiusura dell’incontro di presentazione dell’indagine, AVIS è un ente di Servizio Civile che permette a centinaia di giovani ogni anno di svolgere progetti di volontariato su tutto il territorio nazionale. Lavorando bene fin dalla scuola dell’obbligo ed offrendo ai laureandi o neo laureati un’esperienza lavorativa di 12 mesi alla fine del proprio percorso scolastico possiamo contribuire alla formazione di nuove generazioni di cittadini e di lavoratori preparati, consapevoli e solidali: http://www.avis.it/servizio-civile/10/
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