BESSY è l’acronimo di Blood Ethical good for Social capital and SafetY – Progetto transfrontaliero “Il sangue come bene etico per la produzione di un capitale sociale e per la sicurezza del sangue donato”.

Paesi partner del progetto:

  • Italia rappresentata da Azienda Usl 10 del Veneto, che è capo progetto, da Avis Regionale Friuli Venezia-Giulia, da Avis Provinciale Venezia e da Avis Regionale Emilia-Romagna e dalla Fondazione universitaria Cà Foscari di Venezia
  • Slovenia rappresentata dal Centro trasfusionale nazionale e dalla Croce Rossa
  • Croazia rappresentata dalla Croce Rossa e dall’Istituto di medicina trasfusionale
  • Albania rappresentata dal Ministero della Salute e dalla Croce Rossa.

Realtà territoriali che si sono consorziate in questo progetto per stabilire, nella zona dell’Adriatico, una rete sostenibile tra politici, operatori sanitari e ONG che si occupano della donazione del sangue. Per dare una risposta comune ai problemi dell’autosufficienza di sangue e della sua sicurezza.

Il logo di BESSY, cioè il Progetto "Blood Ethical good for Social capital and SafetY"Quali gli obiettivi concreti?

Individuare dei modelli comuni per il reclutamento di nuovi donatori, la loro fidelizzazione, le modalità organizzative della chiamata e della gestione dei donatori. Per sviluppare delle politiche governative nazionali e regionali che tendano a valorizzare la donazione di sangue in fo rma volontaria, anonima e gratuita e la promozione della solidarietà, per un utile scambio di esperienze e informazioni. Si formeranno dei gruppi di lavoro specifici, ognuno dei quali perseguirà un obiettivo, e ogni partner diventerà responsabile di un progetto. Le Avis, con capofila Avis Provinciale Venezia, saranno interessate al pacchetto di lavoro WP 4: “Modelli di monitoraggio e valutazione dell’efficienza e sicurezza del sistema di donazione”. Questa esperienza transfrontaliera, così definita perché coinvolge Paesi confinano con il mare Adriatico, è una novità per noi in Emilia-Romagna; ma è certamente interessante e arricchente. Dovremo lavorare sempre di più in sintonia con le altre realtà europee, per allargare le conoscenze e – perché no – esportare anche un po’ della nostra storia regionale sul servizio trasfusionale, che è considerata un modello di efficienza e qualità. Altra importante novità è che BESSY è stato interamente finanziato dai fondi europei – linea di finanziamento IPA Adriatic – e quindi le azioni programmate avranno la copertura economica senza dover ricadere sulle risorse dell’Associazione. Una bella opportunità questa, per le associazioni di volontariato che sono sempre ricche di idee e progetti ma molto meno di disponibilità economiche: l’Europa ha a disposizione risorse da impegnare in progetti specifici che rendono la “casa europea” qualcosa di più concreto e vicino alla nostra quotidianità. A breve sarà operativo anche un sito internet dedicato, peraltro in 5 lingue per avvicinare tutti i partner aderenti. Ve lo segnaleremo non appena sarà on line, per darvi l’opportunità di curiosare un po’ in questo viaggio transfrontaliero.

Visita il sito ufficiale http://www.bessyproject.eu