L’importanza del lavoro di gruppo nell’attività di formazione è cosa ormai assodata. Lavorare in gruppo e coordinarlo implica avere già fatto delle scelte prima, ossia avere deciso che è una tecnica preferibile rispetto alla lezione frontale, oppure che la va ad integrare.

Quindi presumiamo che il gruppo consenta qualcosa che la lezione frontale da sola non garantisce.

Immagine che vuole rappresentare l'importanza del lavoro di gruppo nell’attività di formazioneIn altre parole il gruppo favorisce l’apprendimento di nozioni, concetti, o abilità attraverso un approccio diverso, “partecipato”. Nel gruppo possiamo valorizzare i partecipanti, le loro competenze, stimolare la loro attenzione, attivare una serie di processi che consentono di ottenere risultati superiori a quelli raggiungibili con il semplice solo ascolto di un relatore per quanto competente.

Compito del conduttore del gruppo diventa allora creare un ambiente, un’atmosfera che consenta effettivamente di raggiungere questi obiettivi. Abbandonare la lezione frontale, la relazione e usare i gruppi significa lavorare “con” le persone.

Quali accorgimenti dovrebbe avere un conduttore?
Secondo la mia esperienza la gestione di un gruppo implica i seguenti fattori:

  1. utilizzare le esperienze, le opinioni e le conoscenze dei membri. In gran parte dei gruppi ci sono valanghe di esperienze e conoscenze che possono diventare delle risorse importanti da usare e recuperare.
  2. Favorire delle opportunità per condividere idee e opinioni dei partecipanti così come per esplorare alternative e creare nuove opzioni o punti di vista.
  3. Creare una situazione di mutuo rispetto e sostegno nel quale le persone sentano di poter esprimere liberamente le proprie idee senza che siano giudicate negativamente.
  4. Favorire il coinvolgimento attivo dei partecipanti nel gruppo e nelle sue attività.

Coordinare un gruppo significa tener presente come ogni individuo possa influenzarlo e, nello stesso tempo il suo comportamento essere influenzato dal gruppo; gestire un gruppo diventa allora un’avventura in cui appare importante svolgere un’ opera che possiamo definire di “facilitazione” ossia di fare in modo che raggiunga gli obiettivi per cui si è formato senza nel frattempo essere troppo direttivi.

Prof. Massimo Santinello
testo e immagine tratti dai Quaderni della Formazione
Avis Regionale Emilia-Romagna