di Vanessa Sgroi

Dai primi di marzo 2013 alla Casa dei Donatori di Sangue di Bologna, contestualmente alla donazione e su richiesta del donatore, è possibile effettuare il prelievo di un campione di sangue per stabilire l’idoneità alla donazione di midollo osseo e firmare l’adesione al Registro Italiano Donatori Midollo.

Vi chiederete cosa c’entra Avis con la donazione del midollo osseo, ora cercheremo di capirlo insieme. Innanzitutto il midollo osseo è un tessuto contenuto nella cavità delle ossa, che alla vista è simile al sangue, ed è presente in vari segmenti scheletrici (coste, sterno, creste iliache del bacino, scapole, cranio ed estremità prossimali dell’omero e del femore). Inoltre è la sede naturale delle cellule staminali emopoietiche, cioè quelle non ancora differenziate, pluripotenti, in grado di dividersi per automantenersi e dare vita ad altre linee cellulari dalle quali derivano le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Le cellule staminali sono inoltre capaci di replicarsi cosicché il loro numero resta invariato durante tutta la nostra vita, anche se dovessero essere prelevate in parte (ad esempio per la donazione di midollo osseo).

Durante lo sviluppo fetale, è il fegato a produrre le cellule emopoietiche, e questa capacità viene demandata nell’adulto al midollo osseo. Oltre che nel midollo osseo, in natura le cellule staminali emopoietiche si trovano anche nel cordone ombelicale e in quantità molto più limitata, nel sangue periferico. Purtroppo diverse sono le malattie in cui il midollo osseo non produce le cellule del sangue come leucemie, l’aplasia midollare, linfomi, anemia aplastica, talassemia ed altre ancora, che non trovando riscontro con trattamenti chemioterapici, trovano l’ultima speranza di guarigione nel trapianto di midollo osseo. Ogni anno infatti in Italia, circa 1.500 persone, di cui la metà bambini, affidano a questo tipo di intervento l’unica possibilità di soluzione alla loro malattia e nei tanti casi in cui non è possibile trovare un donatore compatibile in ambito familiare, l’unica strada disponibile è la ricerca di un donatore non consanguineo.

Ciascuno di noi possiede un patrimonio di geni, ereditari dai genitori, che ci caratterizza in maniera univoca, come le impronte digitali. Alcuni di questi geni controllano l’espressione di strutture (antigeni) presenti sulla superficie di tutte le cellule del nostro corpo. Grazie a tali antigeni, caratteristici di ogni individuo, il sistema immunitario riconosce le proprie cellule normali e reagisce contro quelle estranee o addirittura contro le proprie, se modificate. Nell’uomo il gruppo di geni che controlla il “riconoscimento” dei vari tessuti dell’organismo è denominato Sistema HLA (Human Leucocyte Sistem A). In caso di trapianto, per stabilire la compatibilità tra donatore e ricevente, si utilizza un test (tipizzazione tissutale o tipizzazione HLA) che permette di determinare proprio le caratteristiche espresse da tale sistema: solo tra fratelli esiste una buona probabilità (25%) di ritrovare gli stessi determinanti HLA, mentre tra individui non imparentati ciò è difficilissimo. Meno di un terzo dei pazienti, tuttavia, trova nel proprio ambito familiare un donatore compatibile; dunque, poiché la compatibilità fra non consanguinei è molto rara (1 su 100.000), maggiore è il numero di donatori potenziali, maggiori sono le speranze di sopravvivenza di tanti pazienti.

 

midollo osseo

midollo osseo al microscopio

Per dare la possibilità di trovare un donatore anche a quei pazienti che non possiedono un donatore familiare compatibile sono state create le banche di midollo osseo, contenenti i risultati della tipizzazione HLA di milioni di donatori volontari, e le banche di sangue di cordone ombelicale, entrambe pubbliche e gratuite. Chiunque può diventare donatore di midollo osseo, basta avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni, un peso corporeo superiore ai 50kg, non essere affetti da malattie croniche ai principali organi ed apparati o da patologie infettive (HIV, epatite, malattie veneree ecc.) e avere abitudini di vita che non espongano al rischio di contrarre infezioni e quindi di trasmetterle a propria volta (assunzione di droghe, rapporti sessuali non protetti con persone sconosciute ecc.). La disponibilità del donatore rimane valida sino al compimento dei 55 anni.

Dunque, per diventare donatore è sufficiente fare un colloquio informativo con il medico, che al momento della visita darà tutte le informazioni e fornirà tutta la documentazione e la modulistica necessaria e farà porre una firma per il consenso informato con cui il neo-donatore accetterà di far parte del Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo. Successivamente il medico sottoporrà il donatore ad un normale prelievo di una piccola provetta di sangue, la cui analisi fornirà dati approfonditi sul codice genetico del donatore (tipizzazione HLA), indispensabili alla verifica di compatibilità. I risultati della tipizzazione HLA vengono inseriti nel data-base del Registro Nazionale, che è collegato per via telematica con i Registri Internazionali, il tutto nell’assoluto rispetto della privacy.

Il donatore potenziale di midollo osseo è un donatore atipico, cioè diventa effettivo solamente in caso di compatibilità con un paziente. Egli entra a far parte del gruppo dei potenziali donatori di tutto il mondo, infatti la sua disponibilità, anonima e gratuita, non ha limiti geografici. Naturalmente il donatore non ha alcun vincolo irreversibile, può ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento, ha solo il valore di un impegno morale, perché in caso di rifiuto alla donazione possiamo immaginarci quali siano le conseguenze per un paziente in attesa del trapianto.

Per questo Avis supporta tutto ciò, perché diventare donatore di midollo osseo significa dare, a chi è colpito dal dramma di queste malattie, la speranza di continuare a vivere e contribuisce al tentativo di salvare la vita di una persona, spesso di un bambino. Chiunque volesse diventare donatore di midollo osseo ed è già donatore di sangue a Bologna può rivolgersi ai medici in servizio alla Casa dei donatori di Sangue direttamente nel corso del consueto colloquio pre-donazione. Verranno fornite tutte le informazioni necessarie sia per il prelievo di tipizzazione, sia per l’iscrizione all’Associazione Donatori Midollo Osseo, ADMO.