Si è insediato ieri sera il nuovo consiglio di Avis regionale ed è stato eletto l'ufficio di presidenza, che guiderà l'Associazione per i prossimi 4 anni.
È Roberto Pasini il nuovo presidente di Avis Emilia-Romagna. Già presidente provinciale di Avis Parma, consulente tributario e amministrativo, nato a Colorno dove vive e dove ha iniziato a donare appena diventato maggiorenne. Classe 1964, sposato con 3 figli e alla sua settantacinquesima donazione, inizia oggi l’esperienza da presidente di una delle Avis regionali più apprezzate e stimate d’Italia. Il suo mandato terminerà nel 2028.
A comporre l’ufficio di presidenza accanto a Pasini, due vice presidenti: Davide Brugnati in qualità di presidente vicario – che ha terminato il suo mandato da presidente provinciale di Avis Ferrara e diretto la Scuola di Alta Formazione di Bertinoro – e Cristiano Terenziani, presidente di Avis provinciale Modena nel mandato appena concluso. Riconfermati dal mandato precedente il tesoriere Giampietro Montalti e il segretario Luigi Zannini.
Abbiamo chiesto al presidente neo eletto su quali temi intende lavorare in continuità con la precedente squadra e su cosa invece desidera dare un segno di novità:
Il metodo di lavoro impostato fin qui, che prevedeva momenti di confronto tra la consulta dei presidenti provinciali e il consiglio mi piace: sono momenti che possono offrire più spunti di consulto e di aiuto. Rispetto al passato vorrei aumentare le occasioni di incontro con il consiglio e di farlo in maniera itinerante, sui territori. Sarebbe un'occasione di incontro tra le sedi ma soprattutto tra le persone..
Lavorerò insieme al consiglio per rafforzare i legami con le istituzioni regionali e con le altre associazioni. Con l'assessore Massimo Fabi ho già un rapporto che deriva dal fatto che è stato direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Parma e quindi sono sicuro che la sua conoscenza dell'associazione faciliti l'interlocuzione. Vorrei invece sviluppare la conoscenza con il direttore del Centro regionale Sangue, Rino Biguzzi che ho incontrato e che stimo: lo considero l'interlocutore principale soprattutto per il fatto che l'implementazione della raccolta di plasma prevista dal Piano Sangue presuppone alcune scelte tra cui la rimodulazione della raccolta di sangue intero, e questa cosa deve essere chiara a tutti, dalla base al vertice.
Alle donatrici e ai donatori la prima cosa che voglio dire è di credere nell'Avis. Nell'Avis che vedono tutti i giorni ma anche quella che non vedono ma che è fondamentale per progettare e fare le scelte che poi coinvolgono ogni aspetto della nostra associazione. Ai donatori giovani vorrei rivolgere l'invito a farsi avanti e proporsi come dirigenti nelle Avis comunali e provinciali. È un compito difficile ma è anche bello, dà delle emozioni che in altre associazioni riguardano soprattutto il fare concretamente ma molte volte ragionare e confrontarsi porta dei risultati pratici solidi e duraturi. Dico loro di credere in se stessi, e di credere in Avis.
Gli altri componenti del consiglio sono: Luca Asinari, Marco Bellenghi, Daniela Biagini, Stefano Borghi, Sandra Cangiotti, Maruska Fusini, Giacomini Fabio, Claudio Lelli, Nadia Magri, Matteo Mingucci, Baldassarre Morello, Leonardo Orlando, Gilberto Piroli, Nicolò Prampolini, Rita Raccagni, Claudio Sambri, Angelo Scarcella, Massimiliano Tedeschi, Enrico Tesei, Sibilla Tieghi, Lorenzo Vergnanini, Luigi Zanini, Luca Zerbini.
Nel prossimo consiglio, previsto per i primi di giugno, verranno eletti i referenti delle aree di lavoro regionali.
Non ci resta che augurare buon lavoro a tutta la squadra di Avis Emilia-Romagna.
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