Sabato 22 aprile l’assemblea annuale dei soci di Avis Emilia-Romagna: per incontrarsi e fare il punto a un anno dalla ripartenza post covid di tutte le attività sanitarie in una regione dove i donatori periodici superano il 5% della popolazione adulta.
Si terrà alla Casa dei Donatori di Sangue di Bologna il tradizionale appuntamento di Avis Emilia-Romagna in cui il Consiglio racconta alle proprie delegate e ai propri delegati cosa è stato fatto e condividere i progetti per l’anno in corso. Un anno intenso, caratterizzato dal lavoro quotidiano di migliaia di volontarie e volontari, fortunatamente non segnato da nuove emergenze sanitarie e che ha permesso di riprendere molte attività in presenza, e ricominciare a programmare con un certo sguardo sul futuro la raccolta di sangue e plasma. Infatti il tema di quest’anno è l’autosufficienza di emoderivati, raggiunta per quanto riguarda le unità di globuli rossi ma non ancora per il plasma. Un anno intenso anche per la quotidiana difesa di un sistema sanitario universalistico e giusto, quale è il nostro, e che spesso viene messo in discussione da spinte privatistiche non solo in Italia ma anche in Europa, sul modello di alcuni Paesi nei quali – ad esempio – la donazione di plasma viene remunerata, privandola di quel carattere solidaristico e disinteressato di cui Avis è espressione da quasi un secolo.
Queste le parole del presidente regionale Maurizio Pirazzoli, a pochi giorni dall’evento.
” Si è parlato molto di ripresa delle attività, nel corso dei mesi passati: in realtà Avis non si è mai fermata, non ha mai smesso di garantire le unità di sangue ai malati in nessuna circostanza. Quando doniamo, non stiamo solo donando. Stiamo difendendo uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, nato nel 1978 per volontà di persone che avevano a cuore il progresso del Paese. Un sistema non certo perfetto, è vero, ma che garantisce a ciascuno le cure di cui ha bisogno, quando ne ha bisogno. È un sistema che si basa sull’uguaglianza di tutti, e non sulla disponibilità economica di ciascuno. Un sistema che va difeso e migliorato, non certo smantellato! Ogni volta che doniamo gratuitamente e volontariamente una parte di noi a chi ne ha bisogno, siamo i più tenaci paladini di una sanità giusta e universale. L’obiettivo dell’autosufficienza di plasma si inserisce in questa logica. Vogliamo infatti che i malati possano ottenere i farmaci salvavita di cui hanno bisogno senza che il Sistema sanitario nazionale debba acquistarli sul mercato internazionale dove l’unica regola è quella del profitto“.
Ospiti dell’assemblea regionale saranno l’Assessore alla Salute regionale Raffaele Donini, il presidente di Avis nazionale Gianpietro Briola, Luciano Gallo di ANCI Emilia-Romagna, il presidente nazionale delle associazioni di talassemici Valentino Orlandi e come sempre i presidenti regionali delle associazioni della Rete del Dono, con cui Avis collabora attivamente: Adisco, Admo, Aido, Fidas.
Qualche dato:
Le sedi comunali e di base sono 313, a fronte di 330 Comuni della nostra Regione, che conferma Avis come un’associazione radicata e diffusa.
I soci di Avis in Emilia-Romagna sono 153.542, di questi 149.283 sono donatori effettivi. Se li rapportiamo alla popolazione che va dai 18 ai 65 anni, ossia alla fascia di cittadini eleggibile, vediamo che in Emilia-Romagna i donatori periodici superano il 5% della popolazione. E’ un valore importante, che deve inorgoglirci e responsabilizzarci. I soci cancellati nel 2022 sono 13.972 a fronte di 15.260 nuovi soci. Il saldo è positivo di 1.288 nuovi soci, siamo quindi cresciuti, come soci, dello 0,84%.
Le unità di sangue intero donate sono state 198.745 a fronte delle 197.193 del 2021 con un incremento di 1.552 unità, pari allo 0,80%; le donazioni di plasma 57.896, a fronte delle 61.911 del 2021 con una diminuzione di 4.015 unità, pari al 6,50%; le altre donazioni in aferesi sono state 2.654, a fronte delle 2.947 del 2021 con una diminuzione di 293 unità, pari al 9,90%. Pertanto, il totale delle donazioni è stato di 259.295 a fronte delle 262.051 del 2021 con una diminuzione di 2.756 unità, pari al 1,1%.
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