Questionario anamnestico, prelievo di campioni di sangue e colloquio con il medico. Perché bisogna rifare tutto ogni volta che si dona sangue o plasma?
di Alberto Militello
Non è mancanza di fiducia nei confronti dei donatori, ma gli esami recenti servono a garantire la tua salute e quella di chi riceverà il tuo preziosissimo dono. E così è per il questionario e il colloquio col medico con il quale, lo sai, è fondamentale essere onesti.
Tra una donazione e l’altra la vita va avanti e succedono molte cose: alcune piacevoli come l’incontro con un nuovo partner, un tatuaggio o un viaggio. Altre spiacevoli come una malattia o un infortunio. Per questo l’idoneità alla donazione è una cosa che il medico valuta di volta in volta, basandosi sul tuo stato di salute la mattina (o il pomeriggio) della donazione, sui tuoi valori di pressione sanguigna ed emoglobina e sull’analisi del questionario che hai compilato.
Già da questa prima fase è possibile capire se è opportuno farti donare oppure rimandare. Potresti ad esempio aver contratto senza saperlo delle patologie per te innocue ma potenzialmente pericolose per i riceventi, il cui sistema immunitario è compromesso o comunque più fragile del tuo. Oppure potresti avere una patologia asintomatica che solo gli esami del sangue possono evidenziare.
Tutte queste precauzioni hanno due vantaggi: la tua salute sempre sotto controllo, più sicurezza per coloro che riceveranno il tuo sangue o il tuo plasma.
Il sangue prelevato viene sottoposto ogni volta ai questi esami:
- Esame emocromocitometrico completo.
- Esami per la qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti di seguito elencati:
– HBsAg (antigene di superficie del virus dell’epatite virale B);
– Anticorpi anti-HCV (anticorpo contro il virus dell’epatite virale C);
– Test sierologico per la ricerca combinata di anticorpo anti HIV (anticorpo contro il virus
dell’AIDS) 1-2 e antigene HIV 1-2;
– Anticorpi anti-Treponema Pallidum (TP) con metodo immunometrico (contro la sifilide);
– HBV/HCV/HIV 1 NAT (test per rilevare la presenza dei virus de lle epatiti virali B, C e dell’AIDS).
Con cadenza almeno annuale, i donatori periodici rifanno anche i controlli ematochimici: glicemia, creatininemia, alanin-amino-transferasi, colesterolemia totale e HDL, trigliceridemia, protidemia totale, ferritinemia.
In occasione della prima donazione vengono in aggiunta eseguiti questi esami per la determinazione dei gruppi sanguigni:
- Fenotipo ABO mediante test diretto e indiretto.
- Fenotipo Rh completo.
- Determinazione dell’antigene Kell e, in caso di positività, ricerca dell’antigene Cellano (qui per saperne di più)
- Ricerca degli anticorpi irregolari anti-eritrocitari (qui per saperne di più)
Se hai altre curiosità o dubbi sulla donazione di sangue e plasma, visita le nostre pagine dedicate
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