PROFILO EPATICO: come leggere gli esami sullo stato di salute del fegato. Ricordate però che è fondamentale sentire il parere di un medico e non interpretare da soli le informazioni!
TRANSAMINASI (AST, ALT)
Le transaminasi sono enzimi, cioè sostanze proteiche, che si trovano soprattutto nelle cellule del fegato. I
loro livelli nel sangue sono utili per valutare il corretto funzionamento del fegato, ma possono anche riflettere lo stato di salute del cuore e dell’apparato scheletrico. Negli esami di routine si misura la transaminasi ALT (o GPT) che riguarda soprattutto il fegato, gli altri indici di funzionalità epatica si eseguono nello screening annuale o in casi selezionati.
Se aumentano
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da disturbi epatici come cirrosi, epatiti, ittero ostruttivo, metastasi epatiche. In particolare, nell’epatite acuta i livelli possono aumentare anche di 10 volte rispetto ai valori massimi normali, rimangono elevati per almeno due mesi e impiegano 3-6 mesi prima di rientrare nella norma. Nelle epatiti croniche e in altre malattie del fegato (come quelle da blocco delle vie biliari), le variazioni di ALT sono più lievi: per questo motivo il medico deve spesso ripetere l’esame prima di emettere una diagnosi. L’aumento di ALT può dipendere anche da malattie che colpiscono organi e tessuti diversi dal fegato: per esempio, distrofie muscolari, scompenso circolatorio, traumi, obesità, pancreatite, distruzione dei globuli rossi (emolisi) e mononucleosi (la cosiddetta malattia del bacio).
GAMMA GT
L’esame misura la concentrazione di GGT, o gamma glutamil transpeptidasi, nel sangue. GGT è un enzima che si trova soprattutto nel fegato e che di norma è presente nel sangue a livelli molto bassi. In presenza di un danno epatico, però, la quota di GGT nel sangue aumenta.
Se aumenta
Valori elevati di GGT indicano invece che qualcosa non va a livello del fegato o dei dotti biliari; quanto più alto è il GGT, tanto più grave è il danno epatico. Tuttavia un semplice aumento del GGT non permette al medico di discriminare tra una malattia e l’altra; per questo motivo l’uso del GGT è controverso e le linee guida dell’Associazione americana per lo studio delle malattie epatiche non lo raccomandano come esame di routine. Un GGT alto può anche essere indice di abuso di alcol o di alcuni farmaci, tra cui gli antinfiammatori non steroidei (FANS), certi antidepressivi, alcuni antibiotici, antistaminici e ormoni come il testosterone. In questi casi non si riscontrano alterazioni degli altri enzimi epatici. Quando la fosfatasi alcalina è aumentata, se anche il GGT lo è, allora si può sospettare una disfunzione epatica o biliare; se invece il GGT è nella norma, è più probabile che l’aumento di fosfatasi alcalina sia spia di una malattia delle ossa.
Se diminuisce
Livelli di GGT bassi o normali non destano preoccupazioni perché sono indicativi di una buona funzionalità epatica: le probabilità che il paziente soffra di una malattia del fegato sono quindi basse. In alcuni casi la riduzione del GGT potrebbe dipendere dall’assunzione di certi farmaci, come la pillola anticoncezionale o i clofibrati (usati per abbassare i livelli di grassi nel sangue, soprattutto i trigliceridi).
FOSFATASI ALCALINA
L’esame consente di misurare la concentrazione della fosfatasi alcalina (AlPh) nel sangue. La AlPh è un enzima presente in diversi tessuti del corpo. In particolare, essa si trova nelle ossa e nelle cellule del fegato che formano i dotti biliari (i canalicoli che trasportano la bile all’intestino dove è necessaria per la digestione dei grassi).
Se aumenta
Quando un paziente ha segni evidenti di malattia epatica, livelli elevati di AlPh indicano un blocco dei dotti biliari. In generale, livelli di AlPh superiori alla norma sono indice di una malattia del fegato o delle ossa. Se anche gli altri esami di funzionalità epatica, come bilirubina e transaminasi (AST e ALT), sono elevati, AlPh può indicare una malattia del fegato, soprattutto a carico dei dotti biliari. Può trattarsi per esempio di carcinoma biliare, metastasi epatica, epatite o cirrosi biliare. In particolare, in caso di ostruzione dei dotti biliari, AlPh e bilirubina aumentano più delle transaminasi. Quando invece insieme a AlPh aumentano anche calcio e fosfato, è più probabile che il disturbo riguardi l’apparato scheletrico. Le malattie delle ossa associate ad aumento di AlPh sono: morbo di Paget, metastasi ossee, artrite deformante, osteomielite, rachitismo, sarcoidosi, fratture ossee. Quando il medico non riesce a trovare la causa dell’aumento di AlPh, si può effettuare il cosiddetto test degli isoenzimi, che consente di determinare quale forma di AlPh sia aumentata, se quella ossea o quella epatica. Una riduzione di AlPh nei pazienti con tumore al fegato o alle ossa indica che il terapia adottata è efficace.
Se diminuisce
Una diminuzione di AlPh può anche essere causata da ipotiroidismo, anemia, malnutrizione o età avanzata.
BILIRUBINA
L’esame misura la concentrazione di bilirubina nel sangue. La bilirubina è una sostanza che deriva
prevalentemente dalla demolizione dell’emoglobina, la proteina che lega l’ossigeno nei globuli rossi. Della bilirubina totale presente nel sangue si possono distinguere due frazioni: la bilirubina indiretta (non ancora trasformata dal fegato), che rappresenta la frazione più cospicua, e quella diretta (già trasformata dal fegato).
Se aumenta
Un eccesso di bilirubina indiretta può essere dovuto a:
1. un’aumentata distruzione dei globuli rossi (emolisi), che si verifica nell’anemia emolitica, o altri difetti della produzione dell’emoglobina (talassemia, anemia perniciosa e falciforme);
2. alcune malattie ereditarie che alterano la capacità del fegato di convertire la bilirubina indiretta in quella diretta, come le sindromi di Gilbert e Crigler-Najjar;
3. ittero fisiologico dei neonati e dei prematuri e reazione di incompatibilità tra Rh materno e quello del
neonato;
4. effetto collaterale di alcuni farmaci come steroidi e rifampicina (un antibiotico usato per la cura della tubercolosi).
Un aumento della bilirubina diretta può dipendere da:
1. alcune malattie ereditarie come le sindromi di Dubin-Johnson e Rotor;
2. malattie del fegato come cirrosi, epatiti virali ed epatite tossica;
3. ostruzioni delle vie biliari dovute per esempio a calcoli o tumori del fegato o del pancreas;
4. effetto collaterale di alcuni tipi di farmaci come: pillola anticoncezionale, alcuni tipi di antibiotici
(tetracicline), steroidi, antinfiammatori non steroidei (FANS).
Se diminuisce
Una diminuzione dei livelli di bilirubina totale, indiretta e diretta, può invece essere causata da:
1. alcuni tipi di anemie (aplastica, sideropenica);
2. assunzione di certi sedativi, i barbiturici.
TRIGLICERIDI
Questo esame misura la concentrazione dei trigliceridi nel sangue, sono la forma di
immagazzinamento dei grassi nell’organismo e sono utilizzati come scorta di energia. Essi derivano soprattutto dalla dieta e in piccola parte sono prodotti dall’organismo (fegato).
Se aumentano
I trigliceridi possono aumentare sia per predisposizione ereditaria sia per diete ricche di grassi e carboidrati. L’aumento dei trigliceridi nel sangue rappresenta un importante fattore di rischio per le malattie cardiache e il diabete. Oltre agli eccessi della dieta, un aumento dei trigliceridi può indicare le seguenti condizioni: un’eccessiva assunzione di alcol, alcune malattie ereditarie, come il deficit familiare di lipasi lipoproteica (valori superiori a 700 mg/dl) e l’ipertrigliceridemia endogena familiare (valori anche superiori a 1000 mg/dl), il diabete e l’obesità. Alcuni farmaci aumentano i livelli di trigliceridi nel sangue: corticosteroidi (cortisone), pillola anticoncezionale, estrogeni, alcuni diuretici (furosemide), alcuni agenti antifungini (miconazolo), eccetera. Quando i valori sono molto alti (superiori a 1000 mg/dl), c’è il rischio di sviluppare una pancreatite, cioè un’infiammazione del pancreas. In questi casi il medico dovrebbe prescrivere subito un trattamento per ridurre i trigliceridi.
Se diminuiscono
Una diminuzione dei trigliceridi si osserva invece nelle seguenti condizioni: insufficienza epatica, malassorbimento intestinale, malnutrizione, ipertiroidismo, iperparatiroidismo, malattie epatiche gravi. Alcuni farmaci fanno diminuire i trigliceridi nel sangue: clofibrati, eparina, androgeni, steroidi anabolizzanti, vitamina C, eccetera.
salve i miei valori sono got 463;gpt 126;gamma gt 20 mi devo preoccupare
Salve Linda, le consigliamo di rivolgersi al suo MMG poiché i valori sono fortemente aumentati, ma le cause possono essere molteplici e sarà il suo medico a prescriverle gli approfondimenti necessari.
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Buongiorno, da alcuni anni ho riscontrato un aumento eccessivo della Gamma GT (250)
Transaminasi, trigliceridi ecc tutto a posto! Ho fatto di tutto Risonanza, ricerca di malattie autoimmuni, tac, radiografie ecc tutto a posto! Nessuno ha saputo dirmi il perché di tale aumento.
Non bevo se non saltuariamente un dito di vino a tavola! I medici mi.dicono che può trattarsi di una caratteristica personale! Posso stare tranquilla? Quali altri accertamenti consiglia?
Buongiorno Nicoletta, non è possibile offrire suggerimenti senza considerare la storia clinica e personale di ognuno e senza vedere gli esami nel loro complesso. Soltanto il suo medico può farlo ma se più di uno che l’ha visitata le ha detto la stessa cosa può fidarsi con serenità! Se è donatrice o desidera diventarlo può contattare la sua Avis più vicina per la visita di idoneità e tutti gli esami di accertamento. A presto!
BUONGIORNO HO RISCONTRATO I SEGUENTI VALORI
TRANSAMINASI
got 41 U/I
gpt 69 U/I
vorrei sapere il grado di gravità e qualche consiglio
Grazie
Domenico
Buongiorno Domenico, è necessario che sia il suo medico curante (o, se è donatore, il medico del suo centro prelievo) a rispondere a questa domanda valutando la situazione soggettiva e la sua storia clinica. Buona giornata!
Buongiorno mi chiamo altamer ionella ultimamente mi sono sentita male e sono stata dal dottore che mi ha prescritto di fare degli esami di sangue il mese di novembre avevo GOT-AST 268 GPT-ALT 475 ,
MESSE DI DICEMBRE GOT-AST 191 GPT-ALT381 GAMMA-GT 65 Epstein-Barr 68.8
Messe di gennaio GOT-AST 197 GPT-ALT 373 GAMMA-GT 50
Secondo lei c’è qualcosa di grave perché il dottore di famiglia mi ha detto che nelle ecografie non c’è niente di non chiaro che tutto è
Gentile Ionella, per la valutazione dei quadri clinici specifici è necessario che a farli sia un medico che la visita personalmente. Non possiamo in alcun modo fare diagnosi online. In bocca al lupo e buona giornata!
Salve sono Paola da Roma.
Ho assunto per circa un anno statine da 5 mg per ipercolesterolemia.
Dalle analisi sono risultate le transaminasi lievemente aumentate.
Ho interrotto le statine e sono in attesa della visita medica .
la mia domanda: è controindicato assumere Tirosint da 100 sol.orale ed En la sera in gocce, contenenti entrambi etanolo?
Grazie mille.
Gentile Paola, dovrà essere il suo medico a fronte di una visita e alla lettura degli esami nel complesso. Sarà lui (o lei) a prescrivere o modulare le terapie, indicando eventuali controindicazioni sulla base del suo quadro clinico e del quadro di salute generale.
[…] PROFILO EPATICO(Transaminasi Ast e Alt, Gamma GT, Fosfatasi alcalina, Bilirubina, Trigliceridi)Sono diversi i test ematici che possono dare indicazioni sullo stato di salute del fegato, è importante dunque valutarli nel loro insieme. […]