In seguito all’episodio accaduto qualche giorno fa all’Ospedale Maggiore di Bologna, Avis regionale Emilia-Romagna, dopo la solidarietà espressa dal pres. Andrea Tieghi in un messaggio, ripubblica un articolo del dott. Maurizio Govoni che spiega in cosa consiste il rischio ABZERO.
“I gruppi sanguigni principali sono A B e zero. La mortalità è legata all’errore tra questi gruppi, con i gruppi minori ci possono essere reazioni che generalmente sono meno gravi. Con questo tipo di errore si incorre, purtroppo, spesso nel decesso.
Il tutto è legato alla compatibilità dei gruppi sanguigni tra donatore e ricevente che è regolata da leggi rigorosissime. Ci sono combinazioni possibili perché la trasfusione non abbia effetti collaterali e altre che purtroppo sono letali.
L’errore ABZERO può essere ad esempio la trasfusione del gruppo A a un paziente del gruppo B. La cosa importante e che nei rari casi di errore rende l’esito fatale, è che non occorre trasfondere un’intera sacca, la reazione si può innescare anche solo con 20 millilitri. In questo caso la reazione sarà molto grave.
Bisogna tenere conto che la caratteristica di un gruppo sanguigno è quella di avere dei segnali sui globuli rossi che qualificano il gruppo, per esempio:
a. i soggetti che hanno questi segnali sui globuli rossi hanno contemporaneamente nel sangue degli anticorpi diretti contro la controparte, cioè contro gli antigeni;
b. sono anticorpi che qualora vengano trasfusi globuli rossi incompatibili ne generano la distruzione immediata a livello circolatorio e da questa distruzione si innescano una serie di meccanismi che vanno dallo shock, alla coagulazione intramuscolare, all’insufficienza renale acuta. Tutte situazioni molto gravi che sono appunto il più delle volte mortali.
Diciamo che per certi versi è una giusta reazione del corpo, anche se i risultati di questa difesa sono gravi per l’organismo stesso. Bisogna dire che questo genere di errori nelle trasfusioni è molto raro e nella grande maggioranza dei casi avviene nell’ultima parte del viaggio del sangue, ovvero all’atto della trasfusione al paziente. Raramente capita che il sangue venga classificato male nel momento della raccolta. Il sangue del paziente Tizio finisce al vicino di letto: questo può accadere ed avere esiti diversi. E anche in questo caso deve esserci la sfortuna estrema dell’errore ABZERO, che è quello fatale. In altri casi ci possono essere complicazioni importanti ma non decisive.”
Maurizio Govoni, dirigente medico del Servizio trasfusionale di Ferrara. Fino al 2012 è stato responsabile medico dell’unità di raccolta di Bologna alla Casa dei Donatori di Sangue.
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