Si sono svolte nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno, alla base del Comando Operazioni Aerospaziali a Poggio Renatico, le celebrazioni in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue.

di Sara Bolognesi

La giornata proclamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ringraziare tutti i volontari che ogni giorno, con il gesto della donazione del sangue, contribuiscono alla costruzione di un approvvigionamento di sicuro e sostenibile, per chiunque ne abbia bisogno. Un’occasione che quest’anno ha visto unite Avis Emilia-Romagna, Avis provinciale Ferrara e l’Aeronautica Militare, nel segno dei valori della solidarietà.

A fare gli onori di casa è il Comandante della base del Comando Operazioni Aerospaziali, Claudio Gabellini: “È un onore potervi ospitare qui oggi. Con il motto di quest’anno “Uniti nella solidarietà” ho trovato molti punti in comune tra le attività che quotidianamente svolge Avis e ciò che facciamo noi, e una grande condivisione di valori. Con questa Associazione abbiamo un legame molto forte, una storia comune di cooperazione duratura. Speriamo di poter aiutare nell’arricchire la già nutrita schiera di donatori”.

È intervenuto poi Davide Brugnati, Presidente di Avis Provinciale Ferrara, che ha ringraziato tutti i presenti: “C’è una frase che mi sta particolarmente a cuore e che ha guidato tutti noi in Associazione sin dai primi giorni: “Credere nei sogni”. Se ripenso a quei momenti, a quando nacque l’Avis Provinciale e tutte le Avis Comunali, un sogno c’era: salvare vite, data la mancanza di sangue. Nel giro di circa 50 anni, in questa regione, siamo stati in grado di garantire sangue e plasma a tutte le persone che ne hanno bisogno. Purtroppo, la situazione non è la stessa nelle altre regioni. Il merito nel nostro caso è di tutti coloro che hanno lavorato in questa direzione e al grande supporto trovato nelle Istituzioni. Senza il volontariato, oggi, non saremmo ciò che invece siamo oggi. Sono orgoglioso di essere cittadino di Ferrara, cittadino dell’Emilia-Romagna e dell’Italia, che ha fatto del dono
volontaristico non retribuito un valore assoluto. Essere volontari oggi significa essere preparati e all’altezza della situazione: è per questo che Avis regionale e provinciale hanno creduto nella formazione del proprio personale dirigente. Siamo chiamati a non sbagliare mai in quello che facciamo, ad essere trasparenti, spesso anticipando bisogni che solo in seguito sono stati condivisi dalle Istituzioni – come la prevenzione. Siamo chiamati anche a collaborare con tutte le strutture presenti nel territorio, tra cui Admo e Aido, ma anche associazioni che operano in ambiti diversi dal nostro”. Conclude poi Brugnati rivolgendosi alle Istituzioni, ai donatori e ai dirigenti : “Non smettete mai di fare quello che avete fatto fino ad ora, perché abbiamo bisogno di voi. Oggi è una giornata importante, che festeggiamo anche insieme ad Avis regionale e al suo Presidente, Maurizio Pirazzoli, che ha voluto festeggiare qui con noi”.

Ha portato i suoi saluti ed è intervenuto anche il Presidente di Avis Emilia-Romagna, Maurizio Pirazzoli, partendo dal ricordo del dottor Florio Ghinelli, medico ed ex presidente della sede provinciale di Ferrara, ma anche consigliere e membro del comitato medico di Avis Nazionale:
Florio ci ha insegnato ad essere veicolo di relazione, amore, amicizia e solidarietà, unendo due dimensioni fondamentali: semplicità e competenza. Avis Emilia Romagna è un Avis forte, che sa fare del bene, perché unisce il cuore e la passione alla competenza”. Prosegue il presidente Pirazzoli, sottolineando l’importanza del mettersi a disposizione della collettività: “Il nostro è un dono di relazione: praticando la solidarietà la seminiamo. Noi non ci sentiamo eroi, crediamo sia normale fare del bene. Avis è quindi protagonista di un senso di comunità, forte e solido. La nostra rete territoriale si muove sempre, qualsiasi sia il bisogno. Oggi celebriamo il nostro dono: il dono del sangue, di una
comunità coesa e inclusiva”.

Presente poi in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna l’assessore al bilancio Paolo Calvano, che ha esordito ringraziando tutte le autorità presenti: “Il lavoro di Avis sul territorio è fondamentale. Nascere sani non è una questione di merito, è una questione di fortuna. Al contrario, nascere con una malattia non è una questione di demerito: è sfortuna. Il lavoro di Avis nel creare le condizioni per fare in modo che le persone più fortunate possano aiutare chi è meno fortunato è un gesto enorme. Ricordo da giovane, a scuola, qualcuno ci chiese il significato di Avis. Qualcuno rispose: “è amore verso i simili”. E penso che Avis sia proprio questo: l’amore che ciascuno di noi dà alle altre persone, senza conoscerle, senza sapere a chi arriverà il nostro dono. Quando ci sono situazioni critiche Avis è sempre in prima linea ad aiutare: era presente durante il terremoto, durante il Covid e anche nella recente alluvione. È fondamentale che il rapporto tra la nostra Regione e le Avis Comunali diventi sempre più solido: questo è possibile solo continuando a tenere alta l’attenzione sull’importanza del Servizio Sanitario pubblico. È quello che garantisce alle persone di avere la certezza della tutela della propria salute e, per questo motivo, non deve essere dato per scontato”.

Alla Giornata hanno preso parte anche le principali autorità, tra cui il Presidente della Provincia di Ferrara Gianni Michele Padovani, il Prefetto della Provincia di Ferrara Rinaldo Argentieri, il sindaco di Poggio Renatico Daniele Garuti e il Direttore del Distretto centro nord dell’Ausl Marco Sandri.

Nella foto di copertina: Davide Brugnati e Maruizio Pirazzoli