L’ultima circolare del Centro Nazionale Sangue dello scorso 6 settembre ha previsto la sospensione dalla donazione per le persone che abbiano soggiornato in alcune province della Grecia, in seguito ad alcuni casi di malaria autoctona.

di Filippo Cavazza, ufficio stampa Avis Nazionale


Di malaria – e non solo per il recente caso della bambina di Trento – e di altri virus abbiamo parlato con il dott. Florio Ghinelli, direttore sanitario di Avis provinciale Ferrare e infettivologo.

“Con la circolare del CNS, le nostre sedi non fanno altro che applicare i criteri di sospensione previsti dall’allegato 3 del Decreto qualità e sicurezza del 2 novembre 2015. Chi è stato in Paesi a rischio malaria per viaggi, lavoro o per trovare le famiglie d’origine, resta 6 mesi senza donare. Concluso questo periodo, una volta  fatto il test con risultato negativo si può donare. Senza test devono attendere 12 mesi. Il test è una novità che esiste circa un anno e mezzo, mentre prima esisteva solo per la malaria acuta”.

-Non si tratta, quanto alla malaria, di una novità assoluta per Avis?

Certo che no. La sospensione per alcune province della Grecia esisteva già negli anni passati. Inoltre, secondo i report del Ministro della salute, tra il 2011 e il 2015 abbiamo avuto circa 3.800 casi di malaria in Italia, di cui almeno l’80% importati e  la stragrande maggioranza di questi dovuti a immigrati regolari tornati nei Paesi di origine senza aver compiuto alcuna profilassi. Solo il 13% sono immigrati al primo ingresso. I casi autoctoni accertati sono stati solo 7 su 3.800, di cui 2 indotti, ovvero causati da contaminazioni ospedaliere, e gli altri dovuti a zanzare trasportate con bagagli o a zanzare nostrane che hanno punto soggetti infetti e hanno poi trasmesso il virus. Quanto al caso della bambina di Trento deceduta, sarà molto importante che il Centro Nazionale Sangue conosca i risultati approfonditi del caso e si sappia dove la bimba ha contratto la malaria. Come Avis, noi facciamo ai donatori tutti gli esami necessari e studiamo i donatori in profondità dal punto di vista epidemiologico. All’occorrenza siamo attrezzati per fare gli esami su leishmaniosi, chagas e altre patologie. Donatori e riceventi possono essere assolutamente tranquilli della qualità del sangue donato e trasfuso.

-Ci sono altre zone interessate da virus e monitorate, oltre al consuete monitoraggio sul West Nile Virus?

Esiste in questo momento un focolaio di Chikungunya – una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette – vicino al confine con la Francia, nella zona di Nizza e delle Alpi Marittime. Noi in Italia, siamo stati fortunati, perché dopo il 2007 non la abbiamo più avuta fino ai casi segnalati in questi ultimi giorni. Possiamo comunque contare su medici e veterinari molto bravi, capaci di associare i sintomi alla patologia, sia per quanto riguarda la Chikungunya che il West Nile Virus.


Per saperne di più:

http://www.centronazionalesangue.it/notizie/sorveglianza-malaria-2017
http://www.who.int/malaria/en/

0
milioni di morti nel 2015
0%
diminuzione dell’incidenza negli ultimi 5 anni
0%
indice di mortalità negli ultimi 5 anni

Fonte: Organizzazione mondiale della sanità

Florio Ghinelli

Dott. Florio Ghinelli - I medici Avis Emilia-Romagna

Laureato in Medicina e Chirurgia a Parma nel 1969, specialista in Medicina Interna, specialista in Malattie Infettive. Primario dell’Unità Operativa Malattie Infettive Arcispedale S. Anna di Ferrara dal 1985 al 2011. Presidente AVIS Provinciale Ferrara fino al 2017, è membro dell’Area Sanitaria di Avis Emilia-Romagna. Vice Presidente AGIRE SOCIALE – C.S.V. Ferrara. Non ha mai collaborato con aziende farmaceutiche né in Italia né all’estero.